Infrastrutture, il Cipe sblocca importanti risorse per l’Emilia-Romagna

Opere sbloccate.

Opere sbloccate per un miliardo di euro, tra infrastrutture e patrimonio culturale. E’ questo il risultato per l'Emilia-Romagna della riunione del Cipe del primo maggio a Roma.

 

In particolare, i provvedimenti per le infrastrutture usciti dall’incontro riguardano il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo e il completamento del Servizio ferroviario metropolitano e la filoviarizzazione di Bologna(Sfm).

 

Per la “bretella” che servirà il comprensorio delle ceramiche (costo 506 milioni), il Comitato interministeriale ha autorizzato la defiscalizzazione per l’affidamento in concessione. Sono stati sbloccati 236,7 milioni di euro di lavori, su un costo complessivo dell’intervento di 372,647 milioni, per procedere al completamento del sistema delle fermate urbane dell’Sfm nel Comune di Bologna.

 

Per il progetto di riorganizzazione dei trasporti locali basato sull’integrazione con la rete ferroviaria, in particolare, si prevede la costruzione di quattro nuove fermate Sfm (Prati di Caprara, Zanardi, Borgo Panigale Scala, San Vitale-Rimesse), l’adeguamento di due esistenti (San Ruffillo e Fiera) e la realizzazione delle relative opere di accessibilità.

Ma anche una migliore segnaletica e migliori servizi (marciapiedi e locali) alle stazioni (sulla Bologna-Portomaggiore e sulla Casalecchio-Vignola) così come l’acquisto di 19 elettrotreni Stadler dei quali 12 comprati dalla Regione con 80,2 milioni e già in esercizio, oltre a altri sette in corso di fornitura.

 

Sono in programma anche l’estensione della rete di filovie lungo le direttrici portanti della rete del trasporto pubblico locale, per garantire la connessione tra le varie fermate, e pure l’acquisto di 55 mezzi filoviari, indispensabili per convertire la parte di flotta di mezzi pubblici attualmente a diesel.

 

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